Incontro molte persone che mi pongono questa domanda… le ragioni possono essere tante..
La risposta più semplice e maggiormente legata alla sfera professionale potrebbe essere… un percorso di counseling offre la possibilità di svolgere in modo competente la professione del counselor, ovvero di un professionista della relazione d’aiuto che accompagna un cliente nella scoperta delle proprie risorse al fine di migliorare la qualità di vita. Il counselor ha fiducia nel potenziale evolutivo dell’essere umano e possiede modalità, tecniche e strumenti per agevolarne l’espressione, promuovendo l’autoconsapevolezza.
Per poter svolgere una professione d’aiuto come questa è necessario però che la persona abbia “portato luce” sulle proprie dinamiche interiori, diventando consapevole dei propri copioni comportamentali al fine di evitare in entrare in risonanza col cliente.
Per questo motivo il primo biennio della scuola è dedicato perlopiù allo sviluppo personale, durante il quale si impara a riconoscere le proprie risorse, le qualità, le potenzialità, le difese e le aree di miglioramento, aumentando il proprio stato di “presenza”, la propria vitalità… il proprio benessere. Le relazioni con se stessi e con gli altri gradualmente migliorano….ed è davvero affascinante e meraviglioso assistere a tutto ciò.
Un corso di counseling come percorso di crescita personale… il più importante viaggio con se stessi!!!