Genova. Per ogni vittima c’è un carnefice, quasi sempre uomo. Per riaffermare la necessità di mettere fine alla piaga della violenza, sabato 22 ottobre 2016, presso la Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, si terrà l’evento “Prima della violenza”, in occasione della prima Giornata nazionale maschile contro la violenza sulle donne. L’incontro rappresenta un importante passo in avanti da parte della società civile, perché prima d’ora non aveva avuto mai luogo un’iniziativa maschile contro gli abusi sulle donne. Genova ha organizzato questa sfida con Claudio Magnabossco della Rete degli uomini contro la tratta, Arturo Sica di White Dove, Anna Solaro del Teatro dell’Ortica e le principali istituzioni: il Comune, la Regione, la Fondazione Palazzo Ducale.
“Prima della violenza” risponderà inoltre a una domanda che è di grande attualità, specie dopo il Premio Nobel per la letteratura al cantautore Bob Dylan, da sempre impegnato per i diritti civili: la poesia può essere uno strumento utile ad affermare i diritti umani? Anticipa alcune considerazioni Roberto Malini, poeta e copresidente dell’organizzazione per i diritti umani EveryOne Group, che interverà nel dibattito (ore 15): “La storia della civiltà e la letteratura che si è evoluta insieme ad essa ci dicono di sì. A volte i poeti sono voci della coscienza civile e i loro versi possono risvegliare i principi primi dell’umanità, della nonviolenza, della solidarietà. Il professor Reuven Tsur, iniziatore di una corrente di ricerca linguistica denominata ‘poetica cognitiva’ ha espresso in modo convincente questa facoltà della poesia, in cui il messaggio del poeta si trasforma in sentimento grazie all’interazione con il lettore e con la collettività dei lettori. Personalmente, come espongo in diverse note alle poesie nella mia raccolta ‘Ba ta clan’, ho scelto in numerose occasioni la poesia come motore propulsivo di azioni per i diritti umani, raggiungendo organi ricettivi ben nascosti nel corpo delle istituzioni e della società civile e bypassando i loro anticorpi ideologici, che spesso sono all’origine di abusi o indifferenza”.
Dopo l’importante Report sulla Giornata europea contro la tratta, a cura di Isoke Aikpitanyi dall’Associazione delle ex vittime di tratta e Cristina Lodi, presidente della commissione welfare del Comune di Genova (ore 17.30), ecco… la poesia. Il cantautore Renzo Bonissone e i suoi amici musicisti daranno vita a un omaggio a Fabrizio De André, quindi i poeti e difensori dei diritti umani Roberto Malini e Steed Gamero terranno un reading poetico dedicato al tema fondamentale dell’evento. “EveryOne Group da molti anni si impegna contro la tratta e la violenza sulla donna,” spiega Steed Gamero, “ottenendo l’attenzione delle Nazioni Unite, dell’Unione europea e di organizzazioni di tutto il mondo. I nostri strumenti sono le carte per i diritti umani, le ragioni della parola, una rete di testimoni e attivisti e anche la poesia. La poesia può. E dimostra che ognuno di noi, se esce all’indifferenza, può”. Durante il reading, la poesia di Malini e Gamero ricorderà alcuni dei momenti fondamentali dell’impegno della migliore umanità contro la tratta e la violenza, dal blues a Gandhi.