Genova. “Inizialmente il sindaco è apparso fermo sulle sue posizioni e risoluto, in particolare, al mantenimento degli attuali orari di chiusura anticipati per tutti i locali. Tuttavia, essendosi reso conto dei problemi interpretativi su cosa l’ordinanza consenta o meno di fare oltre tale orario, Doria e l’assessore Fiorini si sono presi un lasso di tempo, che ci auguriamo di non più di una ventina di giorni, per valutare alcuni correttivi al provvedimento, pensando soprattutto ai problemi incontrati dalle attività più strutturate che, oltre alla semplice somministrazione di alcolici, effettuano anche un servizio di cucina o dispongono di un déhor”. Paolo Barbieri, responsabile di Fiepet Confesercenti Genova, riferisce a proposito dall’incontro appena conclusosi tra le associazioni dei pubblici esercizi ed il sindaco di Genova Marco Doria, in merito all’ordinanza anti-movida.
“Da parte nostra ci auguriamo che i correttivi annunciati da sindaco e assessore si rivelino sostanziali e non di dettaglio, essendo necessarie, ma comunque non ancora sufficienti, una maggiore elasticità sull’orario di chiusura (tale, almeno, da consentire di sistemare sedie e tavolini senza dover allontanare con ulteriore anticipo i clienti) e una contropartita sull’entità dei canoni di occupazione suolo per déhor, per i quali gli esercenti non possono continuare a pagare le tariffe previste dalla zona 1 se, poi, l’ordinanza impedisce loro di trarne la prestazione massima derivante dall’essere in pieno centro”, prosegue.
“Rimane, comunque, la madre di tutti i problemi, vale a dire la sussistenza di un orario di chiusura anticipato per tutti: continuiamo ad attendere una modifica dell’ordinanza da parte dell’amministrazione, e che siano prese iniziative concrete a garanzia della competitività delle imprese interessate dall’ordinanza”, termina.