Savona. I primi cartelli sono stati avvistati in via Poggi, ma i venditori di rilevatori di gas si stanno preparando piano piano il terreno in ogni angolo della città. Ma anche le sentinelle su Facebook hanno alzato la guardia e il tam tam serve per aprire meglio gli occhi: “Se trovate nel vostro portone di casa cartelli di pseudo aziende del gas prestate attenzione, vendono rivelatori di gas con un cartello a dir poco ingannevole. Passeranno per la spiegazione e la distribuzione. Ergo se paghi e se paghi a caro prezzo”.
La storia è semplice ed è ben collaudata. Si presentano come “ispettori del gas” e si introducono nelle case degli anziani, riuscendo a convincerli della necessità di installare un apparecchio che rileva le fughe di metano facendoselo pagare anche 250/300 euro. È un’organizzazione che agisce ai limiti della legalità, continua a cambiare nome, ma l’indirizzo è sempre lo stesso. Annunciano che nei giorni successivi «nostro personale addetto munito di tesserino di riconoscimento con fotografia passerà per la vostra sicurezza domestica”.
Una cosa è certa: si tratta di personale addestrato a agire con ambiguità, approfittandosi della credulità degli anziani, in generale molto ligi a leggi e regolamenti. Spaventati dalla prospettiva di essere fuori legge, molti anziani si affrettano a pagare in contanti e finiscono nel trappolone da parte di sedicenti operatori che qualificandosi come collaboratori di aziende richiedono denaro per installare rilevatori di fughe di gas.