Savona. La Spes e Ips a rischio chiusura? E’ questa la voce che circola in questi giorni a Savona e che preoccupa non poco il gruppo di minoranza del Pd a Palazzo Sisto.
“Sono di questi giorni le notizie di una probabile chiusura di Spes, la società che, fin dalla sua istituzione, gestisce il campus di Savona e dello ‘smantellamento’ di Ips spa, società pubblica che si è occupata in passato della riqualificazione di aree industriali e che nel tempo ha acquisito un’ottima specializzazione nella partecipazione a bandi europei – conferma il gruppo del Partito Democratico – Anticipando la spiegazione che ci daranno (così evitiamo lo sforzo del comunicato stampa), il sindaco Caprioglio e l’assessore Montaldo ci diranno che mancano le risorse, la Provincia (socio di entrambe le società) non contribuisce più al funzionamento delle aziende, ecc. ecc. Ci diranno anche che c’è l’impegno dell’Università di Genova (di Genova, appunto) a mantenere la sede decentrata a Savona e della Regione Liguria/Filse ad acquisire Ips senza che questo ne indebolisca il ruolo sul territorio savonese. Invitiamo tutti ad una riflessione un po’ più approfondita e magari anche un po’ più programmatica”.
“Spes ed Ips hanno soci e funzioni diverse – ricordano i Dem savonesi – La prima è stata fondamentale perché ha impegnato sullo sviluppo e la crescita del campus gli enti locali (Comune, Provincia, Unione Industriali, Camera di Commercio insieme all’Università di Genova). Avere Spes ha consentito di ‘difendere’ ma soprattutto di far sviluppare il campus di Savona, non come una sede di corsi di laurea dell’Università di Genova ma come una vera e propria sede decentrata con proprie specializzazioni didattiche e di ricerca. La chiusura di Spes non significa, nell’immediato, la chiusura di quell’esperienza. Ma significa che la sopravvivenza, la crescita, lo sviluppo del campus saranno affidate alla sola volontà (e possibilità) dell’Università di Genova (che non naviga nell’oro come tutte le Università)”.