Genova. Lo ha ospitato aprendo le porte della sua grande casa di Arenzano a quello che credeva fosse ormai un amico. E gli ha prestato tutti i soldi di cui nel tempo ha detto di aver aver bisogno, quasi mezzo milione di euro. Ma quei soldi non sono mai stati restituiti.
Il protagonista di questa storia non è un uomo qualsiasi. Si tratta di Lino Faccincani, 86 anni, che dieci anni fa figurava al nono posto nella lista dei primi 10 contribuenti d’Italia, con un reddito in lire di 23 miliardi e mezzo. La sua è una storia davvero particolare, nato povero e cresciuto in collegio nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, ha cominciato come manovale ma nel giro di pochi anni grazie all’intelligenza e al senso degli affari diventa il re del nylon ottenendo l’esclusiva italiana per la Lycra.
Ma Faccincani, oltre ad essere milionario è oggi soprattutto un benefattore. Molto generoso. Un paio d’anni fa ha donato un milione di euro all’istituto Istituto di Olgiate Olona dove è rimasto fino a 14 anni. L’anno dopo ha dotato il Comune di Milano di un sistema costoso ed efficientissimo di video sorveglianza. Resta ancora oggi uno dei più ricchi uomini d’Italia anche se le sue società sono passate formalmente alla moglie Antonella.