Cronaca

Massimiliano Notarangelo esce a testa alta dall’inchiesta “appalti”.

La Procura lo ha dichiarato estraneo a vicende penalmente rilevanti ed ha chiesto l’archiviazione della sua posizione.

LA SPEZIA – “Esco a testa alta, come avevo pubblicamente previsto, dall’inchiesta sulle presunte turbative d’asta in Autorità Portuale. Sono una persona onesta, un cittadino impegnato anche in politica che ha le mani pulite. I tanti che mi conoscono lo hanno sempre saputo ma questo adesso è chiaro all’universo mondo – lo dichiara Massimiliano Notarangelo, esponente politico spezzino di area centrista, già segretario regionale del Centro Democratico, Coordinatore dell’associazione dei PapaBoys della Liguria e assessore e consigliere comunale capogruppo del Comune di Arcola nella passata consigliatura. “Sappiate – ha aggiunto Notarangelo – che in questi mesi, pur non conoscendo il tenore delle accuse che venivano ipotizzate a mio carico, non ho mai perso la serenità, sicuro di essere nel giusto e di avere sempre osservato la Legge. Voglio però significare, senza per questo aprire alcuna polemica e fermo il mio rispetto per il doveroso lavoro di accertamento che la Magistratura deve svolgere in caso di necessità, che l’essere coinvolto nell’inchiesta sulle presunte gare “pilotate” nel Porto della Spezia ha comportato la mia rinuncia, da innocente – indagato, alla partecipazione ad un pubblico concorso che mi avrebbe consentito di poter aspirare a rivestire un ruolo per me molto importante e la mia astensione dall’assumere incarichi direttivi associativi e istituzionali estremamente gratificanti che pure mi erano stati offerti. Non so se queste occasioni perdute mi si ripresenteranno in futuro ma so che da garantista convinto mi batterò perché ad altri che avranno la mia stessa sventura non accada di essere costretti a rinunciare. Prossimamente invierò quindi una lettera ai parlamentari del territorio ed anche ad altri esponenti politici che nel corso della mia ormai ventennale attività partitica ho conosciuto, partecipata anche al Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando, chiedendo un corale impegno di tutti a valutare la possibilità di modificare in Parlamento la Legge che attualmente impedisce la partecipazione a pubblici concorsi e l’assunzione di alcuni tipi di incarico a persone che, pur non ancora condannate e né destinatarie di provvedimenti cautelari, si trovino sottoposte ad indagine. Ovviamente valutando bene quali reati includere e quali no un tale provvedimento rafforzerà indubbiamente lo Stato di diritto.

MASSIMILIANO NOTARANGELO.

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