Genova. Mancano due settimane esatte al giorno in cui – il 26 gennaio – il Tar si esprimerà sul ricorso presentato dai cittadini del comitato di via Gherzi, intenzionati a restituire alla collettività 120 posti auto dopo la decisione della società proprietà dell’area (la Fossati) di lucchettare – nell’estate 2014 – parcheggi che da trent’anni erano utilizzati gratuitamente dagli abitanti della zona. La chiusura al pubblico, in questi anni, ha penalizzato pesantemente sia i residenti sia i commercianti.
In Comune, proprio oggi, è stata rinviata in aula una delibera che punta a verificare la competenza dell’accertamento della servitù d’uso pubblico di via Gherzi ovvero – in pratica – l’istruttoria da parte dei tecnici comunali, conclusa lo scorso mese di dicembre, che avevano rigettato le istanze dei comitati. La discussione in Commissione non è stata priva di tensione fra l’amministrazione pubblica e i cittadini – una trentina – seduti nel loggione della sala Rossa. La proposta di deliberazione era stata avanzata dal Movimento 5 Stelle.
“L’impressione – dice Giacomo Cafasso, portavoce del comitato – è che la politica non si sia mai voluta occupare di questa vicenda e che abbia curato più gli interessi dei proprietari dei terreni che quelli dei cittadini”. Non solo. Nell’attesa che, da un lato si esprimano i giudici amministrativi, e dall’altro la pratica torni in consiglio (forse già entro un paio di sedute), in via Gherzi temono che la storia possa ripetersi a distanza di poche decine di metri.