Cronaca

Sigilli al mini market cinese: tutta Pre’ si mobilita per difendere la chiusura

Sigilli al mini market cinese: tutta Pre’ si mobilita per difendere la chiusura

Genova. Pre’ si mobilita per “difendere” la chiusura del mini market cinese, il cui titolare, dopo i sigilli apposti dai carabinieri della Maddalena, sulla base del Patto d’area, ha presentato ricorso al Tar che poi ha concesso la sospensiva in attesa del pronunciamento.

E proprio davanti al Tar saranno in tanti a sostenere la necessità che il patto d’area venga invece rispettato: insieme a Comune anche le associazioni “La Coscienza di Zena”, l’associazione “Le Matrioske” e il Civ Borgo di Pre’ e il consorzio dei commercianti. Il comitato di cittadini “Osservatorio Pre’ Gramsci”, che non è un’associazione legalmente costituita, non potrà unirsi, ma dà il suo appoggio incondizionato. Non un appoggio politico (spesso le associazioni sono state contrarie alle politiche di Tursi) ma un ulteriore passo per la lotta al degrado nella zona. Il mini market non vende souvenir né prodotti tipici (pochi prodotti non sono bastati per farne un negozio di specialità locali) ma birra, creando spesso disagio e degrado.

Il “Patto d’area Pré”, siglato nell’aprile 2015 da Regione, Comune, Prefettura, Segretariato Regionale Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Camera di Commercio, Confesercenti, Confcommercio, Civ Borgo Pre’, società consortile Vivere Santa Brigida, mira infatti a creare “condizioni favorevoli all’insediamento di imprese capaci di contribuire alla riqualificazione del territorio”, armonizzando l’offerta di beni e servizi e “ottimizzando l’attività di somministrazione di beni e servizi per promuove il turismo, l’enogastronomia e le produzioni tipiche locali” per “sostenere la vitalità del quartiere”.

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