Savona. Il giovane Fabrizio B., senza lavoro ed assistito dalla Caritas, ha l’urgenza di fare operare la propria cagna, Maya, per una grave malattia e non ha i soldi per pagare il veterinario e le cure postoperatorie. Lamenta di essersi inutilmente rivolto al sindaco ed al canile comunale dove risiede e così delle sorti dei suoi cani (ne ha sette, due adulti, Black e Maya ed i loro cinque cuccioloni) ha deciso di occuparsene la Protezione Animali, che già in passato, quando possedeva solo Black, si era impegnata a fargli curare una grave malattia della pelle.
Per Maya occorre quindi un urgente intervento chirurgico che probabilmente comporterà l’asportazione dell’utero ed inoltre, onde evitare che la famiglia cresca, sarà necessario sterilizzare le due femmine della cucciolata.
Per far fronte alle spese la Protezione Animali savonese (che è bene ricordarlo, è un’associazione privata di volontariato che non ha mai avuto aiuti statali, anche se ha nome di “ente nazionale”) propone una sottoscrizione tra i propri sostenitori e simpatizzanti e tra coloro che davvero amano i cani.