Cronaca

“Solo un’enorme prigione”: gli animalisti sfilano contro l’Acquario

“Solo un’enorme prigione”: gli animalisti sfilano contro l’Acquario

Genova. Sono scesi in strada in centinaia nel centro della città per protestare contro le “prigioni marine” che costringono in cattività animali fatti per essere liberi. Gli animalisti genovesi e non solo hanno sfilato questo pomeriggio partendo da piazza della Vittoria a poche centinaia di metri da uno degli acquari più grandi del mondo.

“Genova – spiega Fabio Dolia – è una città bellissima, ricca di storia e cultura: perché dev’essere nota soltanto per una enorme prigione? Nell’Acquario di Genova sono rinchiusi circa diecimila animali di ottocento specie diverse: potranno anche essere curati e nutriti, ma saranno per sempre condannati a una vita in cattività, alienante e contraria alla propria natura. Valga per tutti l’esempio della vasca tattile: ai trigoni è stata amputata la coda per eliminare il pungiglione, che potrebbe essere pericoloso, per consentire ai visitatori di accarezzarli. Un pò come strappare i denti ai cani in attesa di adozione nei canili”.

“Gli acquari e i delfinari, esattamente come gli zoo o i circhi con animali, sono – continua – luoghi altamente diseducativi. Innanzitutto perché è impossibile apprezzare e conoscere le caratteristiche di una specie osservandola in cattività, dove i suoi comportamenti saranno forzatamente diversi. Basta l’esempio dei delfini o degli squali, che in natura nuotano per centinaia di chilometri al giorno e restano immersi per gran parte del tempo, a profondità che possono raggiungere i duecento metri. Come è possibile rispettare queste loro esigenze nei pochi metri delle vasche? Quanto può essere didattico?”.
E alla fine, mentre il corteo verrà bloccato dalle forze dell’ordine prima di arrivare troppo vicino all’Acquario, arriva un invito. “Boicottate l’acquario. Anche noi – conclude Denise Prike – vogliamo divertirci, ma senza sfruttare gli animali. Circhi senza animali, acquari vuoti e animali in libertà”.

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