Imperia. Non ricorda nulla di quanto successo a Monaco venerdì sera, Ricard Nika, il 30enne di origine albanese ma residente da anni a Bordighera che, intorno alle 17 dello scorso 24 febbraio, avrebbe ucciso, pugnalandolo, il collega Alfio Fallica.
Il giovane, incensurato, dopo una lite con il cuoco siciliano del ristorante monegasco “Pulcinella”, lo avrebbe accoltellato e lasciato morire nelle cantine del ristorante di rue du Portier. Dopo l’omicidio il ritorno a Bordighera, in scooter. Con sé Ricard Nika aveva un coltello dalla lama di 30 centimetri. Ancora non si sa se sia proprio questa l’arma del delitto o se invece, come sembra, Nika abbia preso il coltello con sé con l’intento di suicidarsi: sul petto, infatti, il 30enne albanese ha una ferita, forse autoinferta.
E’ stato il cuoco, che da tre mesi aveva trovato impiego presso il noto ristorante italiano “Pulcinella”, ad avvicinare una pattuglia dei carabinieri di Bordighera. Il presunto assassino si è consegnato ai militari, ai quali ha dichiarato, ancora sconvolto, di aver “fatto una cazzata a Monaco”: “Ho litigato con un collega”, ha riferito con il coltello in mano, “Ora non so se sia vivo o morto”.