Cronaca

Cavarra firma le prime due ordinanze anti-accattonaggio e anti-prostituzione

Cavarra firma le prime due ordinanze anti-accattonaggio e anti-prostituzione

Il Governo emette decreto ad hoc.

SARZANA – Lo scorso 20 febbraio il Governo ha emanato un de- creto legge contenente “disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”. Il sindaco di Sarzana Alessio Cavarra ha prontamente recepito quanto disposto nella nuova normativa firmando le prime due ordinanze, una per il contrasto all’accattonaggio e l’altra alla prostituzione di strada: “In questo modo- spiega- no il sindaco Cavarra e l’assessore alle politiche per la sicurezza Ravecca- ab- biamo voluto fornire alle forze dell’ordine uno strumento in più di vigilanza e controllo di territorio che ci auguriamo, anche grazie a una efficace collabora- zione tra le stesse, dia i risultati sperati”.

Nello specifico la prima ordinanza vieta “l’attività di accattonaggio e di mendicità moleste – con modalità ostinate, reiterate, continuative ed insistenti o minacciose – che turbi la tranquillità, l’incolumità e la sicurezza dei cittadini o ne impedisca e limiti l’accesso, la fruizione o l’utilizzo delle aree, spazi e luoghi pubblici ed aperti al pubblico, su tutto il territorio comunale. Vieta altresì tali attività mediante l’utilizzo di minori, di anziani, di disabili e lo sfruttamento di animali di affezione”. Ancorché non molesto o minaccioso il divieto diventa ancora più stringente quando “ posto in essere presso le intersezioni stradali semaforiche ed i parcheggi pubblici, ed in particolare nei pressi delle casse automatiche dei parcheggi medesimi, all’interno ed in prossimità dei mercati settimanali e giornalieri, nelle aree prospicienti la stazione ferroviaria, l’ospedale, le chiese ed i luoghi di culto in genere, nel Cimitero Urbano e nell’area antistante, davanti o in prossimità degli ingressi di esercizi commerciali, davanti o in prossimità di uffici pubblici e di istituti bancari, nonché delle sedi delle istituzioni preposte al soccorso ed alla sicurezza pubblica, alle fermate dei mezzi di trasporto pubblico di linea e non di linea”. Chi viola l’ordinanza rischia una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro, oltre alla sanzione accessoria della confisca del denaro provento della violazione e di eventuali attrezzature impiegate nell’attività.

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