Savona. “Sono pronto a denunciare Raffaella Paita per diffamazione, se le sue affermazioni venissero confermate”. Così un Massimo D’Alema di nuovo in pista ha risposto a Savona alle critiche mossegli nel pomeriggio dalla capogruppo del Partito democratico nel Consiglio regionale ligure: solo una delle molte frecciate, locali e nazionali, all’establishment renziano del Pd e solo la più eclatante delle dichiarazioni della serata in Sala rossa.
Un Massimo D’Alema a tutto campo ha tenuto banco a Savona per oltre novanta minuti, lanciando così il suo nuovo movimento politico ConSenso, nato in rottura con le politiche del Partito democratico renziano. Più di centoventi i presenti, con la Sala Rossa del comune savonese gremita e le sedie ormai esaurite. La serata si è concentrata soprattutto sull’attacco alle politiche renziane e sulla costruzione delle prospettive future per una nuova stagione del centrosinistra. Un leader politico che si definisce “seconda fila”, giunto lì per “seguire i giovani del suo partito”, lanciando anche un paragone con Bernie Sanders, guida della sinistra democratica Usa.
“Milioni di elettori se ne sono andati dal Pd: solo in Liguria ha perso il 60% del suo bacino. La scissione non la facciamo noi, ma c’è già stata ed è quella tra il Partito democratico e i suoi elettori”: così D’Alema ha dato fuoco alle polveri, ricevendo il caldo applauso dei presenti. “Io non me ne sono andato, ma vado a inseguire i miei elettori” ha poi sottolineato, chiarendo la linea, per la quale tratteggia un risultato elettorale al 15%.