Testico. “Non mi importa il colore, Rosso, Nero, Verde, ognuno aveva i propri ideali e li mantenuti fino alla morte. Un popolo che perde la propria memoria storica è un popolo destinato alla servitù fisica e morale, prima, alla perdita della sua identità nazionale, poi e infine alla sparizione”. Lo ha detto Gianni Pastorino che ha preso parte questa mattina alla commemorazione dell’eccidio di Testico, nell’ambito delle celebrazioni per il 25 Aprile.
“Una pattuglia di tedeschi guidata dal Maresciallo soprannominato Maryling partì da Cesio. Alle 7 del mattino circondarono la frazione di Ginestro e la rastrellarono casa per casa: una ventina di persone furono catturate e fatte salire verso Testico Capoluogo. I tedeschi circondarono la chiesa dove si stava celebrando la Santa Messa, alcuni riuscirono a fuggire ma la maggior parte furono catturati, e la stessa sorte ebbero anche alcuni abitanti della Frazione di Poggio Bottaro.
Verso le dieci una lunga colonna di rapiti piangenti e urlanti risaliva verso la Frazione Ginestro. Giunti nella località “Costa Binella” vennero legati a due a due e fucilati. Tra le vittime c’erano anche due donne le quali vennero violentate e poi squartate con i moschetti.