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Consiglio regionale, bocciata la mozione di censura nei confronti dell’assessore Mai

Consiglio regionale, bocciata la mozione di censura nei confronti dell’assessore Mai

Regione. Il Consiglio regionale ha respinto con 16 voti contrari (maggioranza di centro destra) e 13 voti a favore la mozione di censura, firmata dai consiglieri Fabio Tosi, Alice Salvatore, Gabriele Pisani, Andrea Melis e Marco de Ferrari del Movimento 5 Stelle, Juri Michelucci, Giovanni Lunardon, Luca Garibaldi, Valter Ferrando e Giovanni Barbagallo del Pd e Gianni Pastorino di Rete a Sinistra, in cui si esprimeva censura nei confronti dell’assessore all’agricoltura Stefano Mai in relazione alla seduta del 5 maggio scorso in cui è stata discussa, dopo un anno e mezzo dalla presentazione e con un rinvio in Commissione, la mozione proposta dal M5S sulle 45 discariche abusive nel Parco di Montemarcello Magra.

“La maggioranza si chiude a riccio e salva l’assessore Mai, bocciando la mozione di censura del MoVimento 5 Stelle nei suoi confronti. Si chiudono, così, in farsa un mese di sbando totale per l’assessorato all’Agricoltura e per il suo titolare, completamente in balia di regolamenti interni di partito (la Lega) e interessi delle lobby e del tutto incapace di far valere l’autorevolezza del proprio ruolo”. Così il M5S torna all’attacco della maggioranza di centro destra in Regione e sul caso della mozione di censura nei confronti dell’assessore regionale leghista.

“Il caso delle discariche del Parco di Montemarcello Magra e della rete sentieristica sono solo la punta dell’iceberg di una serie di errori, gaffe e forzature che hanno caratterizzato i quasi due anni del proprio assessorato: il peggiore di una Giunta che certo non ha mai brillato per competenza ed efficienza”. “La Liguria ha tremendamente bisogno di una Giunta e di un assessore all’Agricoltura in grado di rilanciare le eccellenze del nostro territorio e di valorizzare i prodotti della nostra terra. Farlo richiede una padronanza della materia e un’autorevolezza che Mai a più riprese ha dimostrato di non avere, ora forzando la mano ora piegandosi alle logiche di partito, ma sempre e soltanto nell’interesse di pochi e mai dei cittadini liguri” aggiunge il M5S ligure. “C’è bisogno di un governo regionale che valorizzi e promuova i parchi, invece di imporre diktat e soluzioni calati dall’alto che spolpino gli ultimi polmoni verdi sopravvissuti alla cementificazione selvaggia di due devastanti Piani casa firmati Burlando e Toti. Serve nuovo, decisivo, impulso alle piccole imprese agricole e ai coltivatori locali abbandonati a se stessi e costantemente minacciati dall’avanzare della grande distribuzione organizzata”.

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