Politica

«Ora basta, più potere ai cittadini!»

«Ora basta, più potere ai cittadini!»

Sino all’ultimo voto. Annotazioni, curiosità e analisi della campagna elettorale.

LA SPEZIA – Serve più partecipazione, basta con le decisioni subite dai cittadini, coinvolgiamoli nelle scelte amministrative! E’ il mantra di tutti i candidati ripetuto con sfumature diverse. Gli archi di Buren (nuova piazza Verdi) e le piante abbattute lungo scalinata Cernaia sono diventati, a torto o a ragione, episodi simbolici dell’irrilevanza dei cittadini. Così in campagna elettorale assistiamo al rinascimento invocato della consultazione popolare. Però l’esigenza di cambiare registro, cioè di aprirsi di più alle istanze degli spezzini, si era posta nell’ultima fase dell’amministrazione Federici che sembrava aver smarrito il feeling con loro. Federici perdeva percentuali in popolarità (sondaggi Sole 24 Ore) e alcuni assessori, Luca Basile in testa, gli rimproveravano una politica troppo chiusa nel Palazzo.

Così la partecipazione da rilanciare è diventato uno dei argomenti branditi dai candidati. Cristiano Ruggia, candidato dei Comunisti Italiani, promette che, se sarà eletto, ridarà vita ai Comitati di quartiere (lo ha mai proposto nella sua lunga permanenza in giunta? chissà). Donatella Del Turco, candidata del Movimento 5 Stelle, si impegna a coinvolgere comitati e associazioni nella lotta agli sprechi e assicura verifiche rigorose su bilancio e aziende partecipate. Andrea Costa, capolista di Spezia Popolare, lista che sostiene Pierluigi Peracchini, assicura che la prima cosa che farà il centrodestra sarà quella di far decadere il Puc (“E’ nato già vecchio”) e di riscriverlo ascoltando la città come non è avvenuto prima. Massimo Lombardi, candidato sindaco di “Spezia bene comune”, si è spinto più avanti di tutti e ha annunciato istituti di partecipazione diretta dei cittadini sul modello di quanto fatto a Napoli dal sindaco Luigi De Magistris.

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