Regione. L’approvazione della variazione di bilancio da 92 mln di euro è stata caratterizzata da un lungo dibattito in Consiglio regionale e non sono mancate le critiche dei gruppi di opposizione. Marco De Ferrari (Movimento 5 Stelle) ha dichiarato che “questa amministrazione non ha alcun merito” sottolineando che “il positivo andamento del servizio del debito è assai probabilmente imputabile anche alla scadenza di diversi contratti di mutuo di durata ventennale» e, comunque, – ha puntualizzato – è legato a fattori esogeni. I fattori negativi a suo avviso discendono, tra l’altro, dalla decisione di acquistare la sede di Piazza De Ferrari, dalle spese di “rappresentanza/propaganda della Giunta”.
De Ferrari ha puntualizzato: “La Giunta Toti ha respinto il Reddito di cittadinanza, puntando tutto sul suo Growth Act, finanziato prevalentemente con fondi UE, senza alcun significativo sforzo da parte di Regione, che ben avrebbe potuto attuare riducendo gli sprechi e facendo altre scelte, come evitare di acquistare la sede di Piazza De Ferrari, la cosiddetta “Reggia”, che ci è costata circa 26 milioni di euro, imposte incluse”. Il consigliere ha concluso: “Sul bilancio regionale permangono rilevanti dubbi, per cui forse sarebbe più prudente parlare solo quando si ha certezza sui conti e fare acquisti e ipotesi di spesa se i conti sono in ordine”.
Secondo Sergio Rossetti (PD) “purtroppo anche oggi nulla si muove negli stanziamenti, se non per cifre irrisorie”. Secondo il consigliere lo scopo del disegno di legge è, in attesa dell’assestamento di bilancio, “nascondere alcune situazioni che si sono fatte fortemente imbarazzanti, come il blocco dei contributi ai gravi disabili e psichici recentemente ricoverati in strutture sociosanitarie”. Il consigliere ha definito, infatti, “necessario ma fuori tempo massimo” l’incremento di 5,2 milioni per “interventi per la disabilità” e ha avanzato dubbi che alle famiglie vengano rimborsate le spese sostenute. Rossetti ha annunciato, a questo proposito, la presentazione di un ordine del giorno che impegna la giunta a incrementare la copertura retroattiva delle spese sostenute dalla famiglia. “L’altra esigenza, tutta politica, di questa variazione – ha spiegato – è la gestione del debito e la volontà di fare mutui e stupiscono negativamente gli scopi del nuovo debito contratto a favore di investimenti”.