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Genova. “Un prete senza parrocchiani che appoggia segreterie senza iscritti”. E’ imbufalita Marika Cassimatis, candidata sindaco dell’omonima lista alle imminenti elezioni comunali genovesi. Proprio non le è andato giù l’endorsement di Don Paolo Farinella, parroco di San Torpete (effettivamente l’unica parrocchia di Genova a cui la Curia non ha assegnato parrocchiani), a Paolo Putti e alla sua lista Chiamami Genova.
A far arrabbiare “l’altra” ex-M5S è stato un post pubblicato un paio di giorni fa da Don Farinella sul proprio blog, a sua volta linkato sul proprio profilo Facebook. Un post molto lungo e articolato nel quale il prete spiega chi e perché voterà la prossima domenica. Nomi e cognomi, sia per il Comune sia per il municipio Centro Est, e una chiosa finale che, in effetti, poteva lasciare spiazzati. “Tutto il resto proviene dal maligno”. Ironia, iperbole o cosa? Secondo Cassimatis una affermazione fuori luogo. La candidata sindaco replica così al religioso: