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Albenga, alla scuola media Mameli-Alighieri una lezione per spiegare e scongiurare il Blue Whale

Albenga, alla scuola media Mameli-Alighieri una lezione per spiegare e scongiurare il Blue Whale

Albenga. Una “lezione” per spiegare agli allievi il pericolo rappresentato dal Blue Whale ma, più in generale, dalle tante complessità dell’adolescenza. E’ la strada scelta dalla scuola secondaria di primo grado Mameli-Alighieri dell’Istituto Comprensivo Albenga 1 per combattere contro uno dei fenomeni mediatici del momento, che tanto scalpore e tanta preoccupazione hanno suscitato dopo gli ultimi casi di cronaca.

“Esplorare su come i giovani percepiscono e sentano la legalità e i valori morali significa predisporsi a comprendere e conoscere uno dei tratti culturali più importanti della società contemporanea – spiegano dalla Mameli-Alighieri – Durante gli ultimi giorni di scuola siamo partiti dal presupposto che il concetto di globalizzazione riverbera su tutto, anche sull’ultimo ‘gioco’ di tendenza che di fatto inquieta e spaventa le famiglie e la scuola. Si è parlato di Blue whale e delle complessità della vita. Si è spiegato ai ragazzi le sfaccettature dei travagli adolescenziali, il dolore fisico e mentale, degli aiuti che devono chiedere e a chi”.

“Oggi giorno sono maggiori le opportunità di scelta e di cambiamento, di miglioramento rispetto al passato – proseguono dalla scuola – E’ un dato di fatto però che i ragazzi spesso si sentono disorientati da ciò che osservano nei loro ambienti di crescita, bombardati da fonti informative multiple e da proposte valoriali che, spesso, si contraddicono. L’adolescente di oggi fatica a trovare la sua identità e propende sempre più per un’identità alternata, cioè oscilla continuamente fra l’appoggiarsi alle abitudini familiari e la tendenza al rifiuto delle norme tramandate. Una sorta di ribellione che coincide con uno dei compiti di sviluppo dell’adolescente: la conquista dell’autonomia del giudizio. Spesso gli atteggiamenti che i ragazzi mettono in atto sono il frutto del loro sentirsi avvolti nel nulla”.

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