Col del Braus. Continua, inarrestabile, la marcia dell’agricoltore francese Cédric Herrou che da ieri è in cammino insieme a novantadue migranti, partiti dalla val Roja alla volta di Nizza, dove formuleranno richiesta di asilo politico.
Da Breil sur Roja, cittadina che gli stranieri hanno raggiunto verosimilmente da Ventimiglia, i migranti si sono incamminati tra boschi, sentieri e mulattiere per raggiungere la prefettura di Nizza.
“En marche”, scrive Herrou sui social network. “In marcia”. Un invito, un grido di speranza, un’esortazione che riprende lo slogan del neo-presidente francese Emmanuel Macron, con la sola differenza che l’agricoltore, che ha già subito un processo per aver trasportato clandestini in Francia, in marcia si è messo davvero.
“Le critiche dei nostri eletti non ci impediscono di avanzare”, aggiunge Herrou, da molti ormai considerato un paladino dei diritti dei migranti, “Il signor Ciotti (Eric Ciotti, presidente del dipartimento Alpi Marittime, n.d.a.) invece di alimentare l’odio dei vostri propositi populisti, vi istighi a compiere i vostri doveri da eletti”.