Genova. Dopo la prima tornata elettorale la città fa i conti con i risultati usciti dalle urne, tra il vento che cambia e le roccaforti che, più o meno, resistono. E’ il territorio a offrire la fotografia di un voto che manda chiari messaggi, a destra e, soprattutto, a sinistra. La cartina dei Municipi, dopo 5 anni di monopolio “rosso”, svela le contraddizioni di un territorio frazionato e, da sempre, molto diverso.
Il M5S, ad esempio, a differenza di cinque anni fa, entra in tutti i parlamentini confermando di essere secondo partito sul territorio (unica eccezione il Medio Levante), mentre volano, sull’onda Bucci, ma non solo, Lega Nord e Fratelli d’Italia.
A Ponente resiste la storia, con il Pd al 32% (flessione di poco più del 3% rispetto al 2012) e il passaggio di testimone senza affanni dall’ex presidente del Municipio Mauro Avvenente (uno dei più votati nel nuovo consiglio comunale) a Claudio Chiarotti. Anche se la forza della Lega Nord, al 15,17%, resta un monito: nel 2012 la stessa Lega, che all’epoca correva da sola, aveva ottenuto il 5,35%. In crescita anche il M5S: in cinque anni passa dal quasi 16% al quasi il 20%. Putti si attesta al 5,83% poco sopra la media. Da segnalare la lista Merella Ge9si al 3,25%.