Ventimiglia. “Servire sempre, non farsi servire mai”. Questo il segreto di Tersilia Elvira Rebaudi. 104 anni, originaria di Castelvittorio, Tersilia Elvira è una donna forte, attiva, estroversa e risoluta. Nella sua vita, lunghissima, ha fatto tanto e sempre per gli altri, chiunque essi fossero. Perché, come ha insegnato anche ai nipoti Massimo e Diana, “non bisogna odiare mai nessuno, ma aiutare tutti”.
Nata il 2 ottobre del 1912, Tersilia Elvira ha lavorato tutta la vita, entrando da giovane negli uffici comunali di Castelvittorio. “Il paese era pieno di gente, venivano le persone per respirare aria buona”, racconta la super-nonna, “Però non c’erano hotel né altro. Non c’era niente. Anche il comune era piccolo, di ufficio c’era solo il mio”. Per lavorare in un ente pubblico, Tersilia Elvira aveva studiato: “Ho preso la quinta elementare in una scuola privata di Pigna”, racconta, “Tutti gli altri avevano solo la quarta perché a Castelvittorio non esistevano classi oltre a quella”. Per poter studiare, la giovane Tersilia Elvira tutte le mattine andava a piedi da casa sua, a Castelvittorio, fino a Pigna, percorrendo strade sterrate con la compagnia del suo mulo, Pippo. “Avevamo un mulo e come tutti, in paese, anche una capra”, racconta la donna. “La nostra era una famiglia di contadini, ogni famiglia a Castelvittorio aveva un pezzo di terra. I più ricchi avevano gli olivi e potevano anche comprarsi l’auto”. “Invece la prima televisione in paese l’abbiamo avuta noi”, ricorda ancora, “Così tutti venivano a vederla a casa nostra”.
Terza di tre sorelle, Tersilia Elvira si è poi trasferita a Ventimiglia, dove ha incontrato quello che diventerà suo marito, Anacleto Ferrara: “Era un maestro di Napoli, venuto qui ad insegnare. Quando mi ha vista, si è innamorato di me”, sorride. Dal loro amore nacque l’unico figlio, Gigi Ferrara, professore di educazione fisica e a sua volta padre di Diana e Massimo. Per ora, di pronipoti nonna Tersilia non ne ha ancora, ma non si dispera: “Non sono mica morta, io”, dice, “Ce n’è ancora di tempo!”.