Alassio. “Come spesso succede la realtà supera ampiamente la fantasia: un caso interessante lo si riscontra nell’amministrazione alassina, dove la menzogna e il mal governo hanno annichilito la fantasia incarnata dal personaggio cabarettistico dell’Onorevole Cetto La Qualunque.
Un’Amministrazione, quella del sindaco pro-tempore Enzo Canepa, che ha iniziato a mentire sin da quando all’inizio si autodefinì ‘lista civica’, presentata poi in pompa magna in questa veste asettica e socialmente ‘propositiva’ rispetto all’odiata ‘casta’ da tutti i vertici del centro-destra facenti però parte (in verità) della stessa, nel salone delle Opere Parrocchiali, proseguendo nella strategia di apparire diversi, scollegati dal ‘sistema’ della politica, con l’invio ai cittadini di un programma amministrativo appetitoso quanto irrealizzabile, difeso in campagna elettorale con una imbarazzante sequenza di promesse menzognere”.
Un attacco frontale quello che Angelo Galtieri, capogruppo della lista “Insieme X”, sferra contro il sindaco di Alassio Enzo Canepa e la sua giunta. L’ex avversario in campagna elettorale accusa il primo cittadino: “Le sue promesse e menzogne sono state dispensate continuativamente e gradualmente sino al consiglio comunale di giovedì 17 giugno, dove l’ultimo punto all’ordine del giorno era la mozione relativa alla riduzione della pressione fiscale di 2 punti presentata dal Gruppo Agora’ (un costola che, per incomprensioni varie, si è staccata mesi fa dalla maggioranza guidata da Enzo Canepa). Un’iniziativa sostenuta da tutte le minoranze presenti in consiglio comunale che il sindaco pro-tempore dott. Enzo Canepa e i suoi sodali hanno respinto, dimenticando che tale impegno, a suo tempo, era stato pubblicato nel programma di ‘governo’, sotto il titolo ‘Trasparenza Amministrativa’, che al punto 4 enunciava: ‘Massimo contenimento della pressione fiscale per i residenti e tutte le categorie economiche’. Ebbene non un euro in cinque anni è stato sottratto alla pressione fiscale, nelle tasche dei cittadini”.
“L’allegra combriccola che compone la giunta comunale al governo della città – tuona Galtieri – non vuole sostanzialmente ridurre la spesa corrente e di conseguenza abbandonare la collaudata politica di memoria cesarea ‘panem et circenses’, che qui ad Alassio si traduce, più prosaicamente, in promesse e fumo negli occhi, né tanto meno mettere mano nelle tasche di quelle imprese che gestiscono i servizi comunali (vedi arredo urbano, stalli blu) che solo nell’anno solare appena conclusosi hanno comportato mancati introiti per oltre euro 200.000 (quasi un punto e mezzo della pressione fiscale), considerando che i contratti tra le parti o sono scaduti o non sono mai stati perfezionati, ma vi sono richieste danni in corso, legate a questo modus operandi”.