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Referendum per la ciclabile a Diano Marina, Borgarello “Un’opportunità per stravolgere positivamente le abitudini di tutti”

Referendum per la ciclabile a Diano Marina, Borgarello “Un’opportunità per stravolgere positivamente le abitudini di tutti”

Diano Marina. “La pista ciclabile potrà diventare un volano per l’economia nel nostro territorio, creare un indotto di notevole interesse, dare ai turisti un motivo in più per venire anche nella bassa stagione, senza tralasciare il vantaggio più grande, ma meno valutato: finalmente, dopo tanti anni, avremo una pista ciclabile. Questo significa migliorare la vita con una nuova via di spostamento strategica all’interno del Golfo che alleggerirà il traffico su gomma. Un’opportunità in grado di stravolgere positivamente le abitudini di tutti noi e la vivibilità del nostro bellissimo luogo. Come ben sappiamo uno dei grossi problemi del nostro territorio a vocazione turistica è il traffico, allora, adesso che possiamo, iniziamo a creare dei collegamenti nell’ottica di migliorare la viabilità, ma tenendo ben presente i vantaggi di quanto sopra (e quanto altro), la ciclabile dev’essere prioritaria.

Ad oggi il vecchio sedime ferroviario liberato rappresenta una risorsa: una grande area in centro che si predispone per una trasformazione in quello che è meglio per la collettività, poiché se ben gestita potrebbe portare il Dianese ad un’ulteriore rinascita turistica intercettando quei viaggiatori, per lo più a noi sconosciuti, che scelgono una località con determinate attrattive, genericamente definite“green”, che non si limitano al mare, ma inseriscono la vacanza in un equilibrio con la natura e perciò allontanano la persona dall’inquinamento e dal caos del traffico cittadino.

Ed ora, che è arrivato il momento di concretizzare la trasformazione, non abbiamo neanche la lontana speranza che in effetti possa nascere una ciclabile a Diano Marina. La maggioranza, che sostiene essere di parola quando mantiene l’impegno preso in campagna elettorale per fare una ciclabile fronte mare, uscì un paio di mesi dopo le elezioni con un progetto (non della ciclabile, ma della via Aurelia dirottata sulla ferrovia dismessa all’altezza della curva del Majestic fino a Sant’Anna) dai costi esorbitanti che fu definito irrealizzabile dagli stessi proponenti. Da qui, il piano B: un “taglia e ricuci” lungo il tracciato della ferrovia dismessa con tratti a traffico su gomma, aperture di collegamento e parcheggi, ma si comincia con un pezzo e poi si vedrà. Della ciclabile se ne sono quasi perse le tracce e comunque dovrà aspettare che i lavori di “taglia e ricuci” siano terminati.
Appello agli abitanti: se noi Dianesi vogliamo fare un salto di qualità dobbiamo comportarci da cittadini e non da sudditi.

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