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Mobilitazione di massa nella provincia di Imperia per salvare Iceberg: la cagnolina italiana finita nel braccio della morte in Danimarca

Mobilitazione di massa nella provincia di Imperia per salvare Iceberg: la cagnolina italiana finita nel braccio della morte in Danimarca

Imperia. Anche la provincia di Imperia si sta mobilitando in massa per salvare Iceberg: il Dogo argentino nato e cresciuto in Italia ma adesso rinchiuso in un canile di Copenaghen in attesa di essere ucciso. La colpa? Quella di appartenere a una razza “sbagliata”, pericolosa, almeno secondo la leggi danese.

In queste ore sui social in molti hanno sposato la causa di quest’innocente cagnolina, firmando la petizione #saveIceberg indirizzata al presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni,
all’ambasciatore d’Italia in Danimarca Stefano Queirolo Palmas, al ministro degli Affari esteri Angelino Alfano, al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti e all’ambasciatore del Regno di Danimarca in Italia Erik Vilstrup Lorenzen (clicca qui per leggere la petizione: https://www.change.org/p/saveiceberg)

Ma perché Iceberg è finita nel braccio della morte? Secondo quanto dichiarato ai media nazionali da Giuseppe, il suo padrone, originario di Avellino, poco dopo l’arrivo a Copenaghen Iceberg è rimasta coinvolta in uno di quei battibecchi canini che capitano spesso e che il più delle volte non hanno conseguenze. Almeno, così sembrava in apparenza,  se non che una persona, nel tentativo di separare Iceberg dall’altro cane, riporta una leggera escoriazione. Passa qualche giorno e alla porta di casa di Giuseppe si presentano alcuni poliziotti che prelevano Iceberg e la conducono in un canile per essere soppressa come prevede la legge danese, la Breed Specific Leigislation, in materia di razze canine giudicate pericolose. Inizia così la battaglia legale tra Giuseppe e le autorità di Copenhagen. Il caso ha suscitato l’indignazione e insieme attirato la solidarietà dell’opinione pubblica nazionale. A  favore di Iceberg si è anche schierato l’Ente nazionale per la protezione degli animali, Enpa. che ha lanciato il seguente appello: “Imploriamo le autorità danesi affinché compiano un atto di clemenza e di straordinaria umanità liberando Iceberg e concedendo un lasciapassare affinché possa, il giorno stesso, tornare in Italia”.

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