Sanremo. La sua vita in sella ad una bici. I suoi amici? Le persone che incontra durante le sue tappe e che gli offrono un posto dove dormire. Lui li ricambia con un sorriso raccontando una delle sue tante avventure in giro per il mondo. E’ passato anche per la Città dei Fiori l’eccentrico viaggiatore italo-polacco Janus River Strzelecki, che da 16 anni gira il mondo in bicicletta. Oggi era a Palazzo Bellevue dove è stato accolto dal presidente del consiglio comunale Alessandro il Grande. La prossima tappa sarà Ventimiglia. Quindi si alzerà sui pedali per raggiungere Airole il 24 giugno e sconfinare in Francia il giorno successivo e tornare in Italia, a Limone Piemonte, il 27 giugno. Ma è solo Janus è pronto ad un viaggio ancora più lungo.
“Un itinerario lungo, ma suggestivo iniziato a Roma nel 2000 – racconta Janusz River Strzelecki – ho già visitato circa 150 Paesi, pedalando per quasi 250 mila chilometri. Negli ultimi quattro anni sono stato in Russia e nei Paesi asiatici. Sono arrivato in Sicilia a novembre e ora voglio chiudere il mio particolare giro d’Italia”. Tappa dopo tappa questo tour sulle due ruote avrà la durata di due anni ed un itinerario di 12 mila chilometri. Ma la tappa finale di questa impresa no limits è la Muraglia cinese. Janusz River, secondo il suo programma, arriverà a Pechino nel 2028.
Janusz River è nato il 4 dicembre 1936, in Siberia vicino al lago Bajkal. Ha vissuto anche in Egitto per poi trasferirsi a Roma quando Wojtyla è diventato Papa. Lavorava nel mondo del calcio e degli spettacoli, come organizzatore di eventi, viveva a Fregene. Poi nel 1999 la svolta. La decisione di cambiare vita. “Ho mollato tutto ed ho iniziato a pedalare anche perché la bici è sempre stata la mia passione. Volevo fare una cosa che irripetibile, unica. E quando morirò i miei soldi andranno tutti ai bimbi della Siberia”.