Savona. Prima hanno cercato di giustificarsi, negando di aver tentato di compiere un furto in appartamento, poi, quando hanno capito che sarebbero finiti in carcere, hanno reagito urlando in aula contro il giudice e contro i poliziotti che ieri sera li avevano arrestati. E’ stata un’udienza di convalida con un finale piuttosto movimentato quella per i due albanesi, Elvis Prepkperaj, 24 anni, e Shkelxen Ismailgeci, di 28, finiti in manette nella serata di ieri a Savona, nel quartiere di Legino, tra via Pietragrossa e via Silvestre e Allemand.
Gli imputati, assistiti dall’avvocato Vito Anobile, hanno respinto le accuse spiegando di essere arrivati a Legino dopo aver bevuto qualcosa insieme sul lungomare e di avere con sè gli arnesi da scasso (una tenaglia di ferro e due cacciaviti) perché li avevano trovati abbandonati sulla spiaggia. Dichiarazioni che lo stesso giudice, nell’ordinanza con la quale ha convalidato gli arresti ha definito “del tutto prive di credibilità”. Per questo nei confronti dei due albanesi, entrambi senza fissa dimora, è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Una decisione che è stata appunto accolta con proteste ed insulti gridati in aula.
Il processo, vista la richiesta di termini a difesa avanzata dall’avvocato Anobile, riprenderà il prossimo 14 luglio quando i due dovranno decidere se essere giudicati con un rito alternativo oppure no.