Cervo. Siamo nel secolo XVI e il Borgo strategicamente decide, causa le incursioni barbaresche di munirsi sempre più di mura e di torri di avvistamento, per la sua difesa.
Oltre alle mura di via Romana ecco le due semi torrette ad ovest e ad est sulla circonvallazione sul rio Bondai e sul rio Schenassi. Il loro scopo oltre che di vedetta fu quello di ampliare il tipo con armi da fuoco leggere.
Dalla fine del Quattrocento i cannoni avevano sostituito le palle di pietra con quelle di ferro, inoltre si poteva spostarli su fusti muniti di ruote e trainati da buoi o cavalli. La tecnica balistica si serviva del contributo di vari esperti: gli artificieri calcolavano il rapporto fra l’alzo del cannone, la traiettoria e la potenza del proiettile; i fabbri non avevano tregua nel tentativo di trovare leghe sempre più resistenti, mentre gli armaioli inventavano strumenti da fuoco più piccoli e maneggevoli. Nacquero così gli archibugi e i moschetti, seguirono, a breve distanza, le pistole. Inizialmente si trattava di armi lunghe, pesanti e quindi poco maneggevoli, che dovevano essere supportate da una forcella piantata nel terreno. La tecnica costruttiva delle bocche da fuoco si arricchì nel 1500 delle esperienze sulla fusione dei metalli del senese Vannoccio Biringuccio ( 1480- 1539), e raccolte nella sua Pirotecnia oltre che delle realizzazioni di Giulio Savorgnano (1516-1595).
Successivamente apparirono anche i primi proiettili esplosivi, sfere di ferro, vuote all’interno e riempite di polvere da sparo, la cui accensione avveniva per via di una miccia passante attraverso un foro o focone che innescava la polvere da sparo che faceva partire il proiettile.
L’intera operazione di caricamento, di puntamento e sparo era lenta, così solo chi era in grado di schierare diversi reparti sovrapposti di archibugieri, avrebbe avuto la meglio sull’avversario.
Le due semi torri completavano quelle del bastione di mezzodì 1557-1558 e di Sant’Antonio 1583 adibite ad armi più pesanti.
Altre piccole postazioni di vedetta erano costituite dalle case-torri tipo quella della curia, di cui si può osservare un esemplare a levante del Bausu.