Genova. Le proiezioni del ballottaggio sono appena iniziate ma Gianni Crivello, che arriva intorno alle 23e45 ai giardini Luzzati, dove si è riunita la coalizione del centrosinistra, parla già da sconfitto. E lo fa con grande serenità e – lo si capisce dal volto più che dal tono di voce – con disappunto. Nel frattempo, dallo schermo di una tv accesa su exit poll e proiezioni, la vittoria di Marco Bucci sembra essere quasi scontata. I “Luzzati” sono più bui e silenziosi che mai. Il caldo afoso non aiuta a stemperare la delusione.
“Non mi sono risparmiato in questi mesi – dice – è stata una campagna aspra, soprattutto negli ultimi giorni, quando i toni si sono accesi, basti pensare ai saluti romani o alle situazioni in cui mi si impediva di parlare, beh, i toni erano quelli”.
Crivello, che arriva accompagnato dalla moglie Patrizia, dopo aver passato la giornata a casa con la nipotina commenta il fenomeno per cui nelle ultime ore circa 10 mila cittadini si sono recati agli uffici demografici comunali per rinnovare la tessera elettorale: “C’è stata voglia di tornare a esprimere l’atto più democratico che esista, e l’ho apprezzato, infatti l’affluenza è stata piuttosto alta rispetto alla media nazionale, ma comunque molto bassa, ed è un segnale importante rivolta alla politica. Al voto locale però si sommano anche considerazioni, da parte dell’elettore, di carattere nazionale”.