Sanremo. Solea, prima edizione, ha fatto centro in tutto e per tutto. La rassegna dedicata alla cultura mediterranea, evoluzione del progetto Caffè Venezuela, è riuscita a conquistare i favori di un pubblico numeroso e partecipe, in tutti gli eventi del suo programma. Promossa l’idea, promossa la formula, promosse le scelte e soprattutto apprezzata la location del Forte di Santa Tecla di Sanremo, approdo culturale funzionale ed efficace. Già la prima giornata, giovedì 20 luglio, era nata sotto buoni auspici: ha aperto Giuseppe Conte con un saluto quanto mai efficace e pertinente per poi lasciare spazio all’ospite straniera della rassegna, la poetessa Maram Al Masri, al centro dello spettacolo scritto da Danilo Macrì ed interpretato da Sara Bertelà con musicisti ed attrici italiani e siriani. Con Maram si è dialogato sul finale di serata, in una dimensione di grande empatia con il pubblico.
Non meno efficaci sono stati i due spettacoli del giorno successivo, venerdì 21 luglio, il tributo ad Izzo diretto ed interpretato da Stefania Nardini con musicisti marsigliesi ed il reading “Lo stesso mare” con Maria Amelia Monti ed Edoardo Erba che hanno sostituito l’attore Alessio Boni, colpito da un problema di salute. Liriche del Mediterraneo e musiche in un avvincente viluppo hanno conquistato la platea di Sante Tecla.
Grande la commozione e la partecipazione anche per il focus Calvino che Lella Costa, sabato 22 luglio, ha trattato da par suo: intense le sue letture, toccanti molti momenti in cui l’attrice si è lasciata condurre – emozionando i presenti- dalle parole dello scrittore sanremese. Ed ancora molto apprezzato il talk show su Jean-Claude Izzo con autori noir che banno portato ognuno il proprio contributo sull’autore marsigliese, regalando prospettive trasversali in un trait d’union tra Italia e Francia.