Ventimiglia. Gli ultimi giorni di ferie, a godersi il mare insieme alla famiglia: è morto così Sergio Di Giuliantonio, 56 anni, in una giornata di svago prima di tornare al lavoro. Titolare della ditta Serramenti Tecnometal al civico 10 di via Roma, nel centro di Dolceacqua, Di Giuliantuono viveva nel Comune di San Biagio della Cima, insieme alla moglie e ai due figli.
E con loro, ieri, aveva deciso di affittare un motoscafo lungo 6 metri e con 40 cavalli di cilindrata, uno di quelli che si possono condurre anche senza aver conseguito la patente nautica. A bordo del natante c’erano i due figli e un cugino, anch’egli residente a San Biagio. Dietro di loro, sull’acqua-scooter del figlio maggiore, Andrea (20 anni) c’era Sergio.
Dal litorale di Ventimiglia, nei pressi della sede dell’associazione sportiva di pesca “La Scogliera”, hanno visto le acrobazie di quella moto d’acqua che inseguiva le onde sulla scia del motoscafo governato, stando ad una prima ricostruzione, dal figlio ventenne. Poi il dramma: Sergio supera il motoscafo, gira alla sua sinistra e poi perde il controllo dell’acqua-scooter che si impenna, facendolo cadere in acqua. E’ un attimo: il 56enne finisce sotto al motoscafo. L’elica del natante lo colpisce in testa e agli arti inferiori, lasciandolo esanime.
Da riva si accorgono della tragedia, che si è consumata a circa 500 metri di distanza. A bordo di un piccolo gommone, un diportista si lancia in mare e raggiunge il ferito: lo carica sul tender con l’aiuto di un secondo uomo che aveva assisto alla scena e lo riporta a terra. Nel frattempo sul posto è arrivato il personale medico del 118 insieme ad un’ambulanza della Croce Rossa di Ventimiglia. Tentano di stabilizzare il 56enne e lo caricano sull’ambulanza, dove morirà poco dopo: ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile.