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Albenga, è bagarre tra Movimento 5 Stelle e Forza Italia sui fondi per la messa in sicurezza dei rii Carendetta e Fasceo

Albenga, è bagarre tra Movimento 5 Stelle e Forza Italia sui fondi per la messa in sicurezza dei rii Carendetta e Fasceo

Albenga. Continua e si infiamma il botta e risposta tra Forza Italia e il Movimento 5 Stelle sui fondi per la realizzazione del progetto esecutivo per la cantierizzazione della messa in sicurezza di Rio Carendetta e Fasceo. Dopo le parole del grillino albenganese Francesco Di Lieto, che aveva criticato la Regione Liguria, ieri è arrivata la risposta piccata del forzista Angelo Vaccarezza e oggi è arrivata la controreplica del consigliere pentastellato.

“Apprendere che l’ex sindaco di Loano, ex presidente della Provincia di Savona, ora consigliere regionale di FI Angelo Vaccarezza non abbia minimamente compreso il senso del nostro ultimo intervento suscita al contempo ilarità e inquietudine, – ha incalzato Di Lieto. – Quello che volevamo portare all’attenzione dell’opinione pubblica e, per estensione, anche al Ministero dell’Ambiente, è che un cortocircuito burocratico, che si protrae da molti mesi con la Regione Liguria, sta esasperando gli animi di tutti quei concittadini che, da inizio primavera, sentono continue e infondate rassicurazioni in merito all’erogazione dei ‘famigerati’ 44mila euro per la realizzazione del progetto esecutivo per la cantierizzazione della messa in sicurezza di Rio Carendetta e Fasceo”.

“La cosa più sorprendente, – ha proseguito il grillino, – è che lo stesso Vaccarezza ci dà pienamente ragione quando dichiara ‘siamo ancora in attesa che le somme vengano materialmente erogate, con un evidente disagio per i territori coinvolti’. Ciò che ci ha fatto indignare è la superficialità e malafede dei rappresentanti ingauni di FI e Lega che hanno dato per elargite queste risorse, ancora evidentemente bloccate a Roma, solo per fare un po’ di show mediatico. Ignoro totalmente cosa ci sia da vergognarsi riguardo all’appartenere, purtroppo, al numeroso gruppo dei pendolari ingauni che lavorano a Genova. Lo spessore politico ed etico di certe affermazioni non meritano ulteriori considerazioni”.

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