Genova. “La prima scala mobile che ho visto era proprio quella della Rinascente. Una novità assoluta. Mi aveva portato mia nonna”. Luigia Bruzzone è una delle centinaia di persone che ieri pomeriggio hanno dedicato qualche istante del loro tempo a commentare la notizia, pubblicata qui da Genova24, sull’annunciata chiusura della Rinascente, a 58 anni dalla sua apertura.
Secondo quanto comunicato dall’azienda ai sindacati, soltanto ieri mattina, la proprietà (dal 2011 la thailandese Central Retail Corporation, anche se i vertici sono tuttora in gran parte italiani) ha intenzione di chiudere lo store genovese perché poco produttivo entro il 28 ottobre 2018. Per il lavoratori, una sessantina, si prospetta – al massimo – la possibilità di ricollocamento in altri punti vendita.
Ma mentre i sindacati annunciano battaglia, mentre politici e amministratori fanno a gara nell’esprimere solidarietà e sdegno, e mentre le vetrine tra via XII Ottobre e via Vernazza continuano a scintillare, uno sguardo piuttosto oggettivo alla situazione arriva dai genovesi, dai nostri lettori. Il succo del 90% dei commenti è: Rinascente chiude perché i prezzi sono troppo alti e non esiste più, in una depauperata Genova, una classe media che possa costituire il target di quel tipo di negozio.