Chiusanico. Questa settimana Chiusanico è la località in gara per il concorso gratuito “I Like” di “Ponente ligure fotosintesi” che mette in competizione i Comuni della provincia per il titolo di paese più ammirato.
Il territorio chiusanichese è situato lungo il versante sinistro della valle del torrente Impero. Il borgo è diviso nei tre nuclei storici di Castello (U Caštéllu), la borgata più antica, che fu già sede della medievale Castellania di Montarosio, che si trova più a monte su un poggio, in posizione panoramica lungo il crinale del monte Scorticabecco (Muntìn); la parte centrale detta Villa (A Villa), a 387 m s.l.m.., dove si trovano la chiesa parrocchiale ed il palazzo comunale, e il nucleo di Gerini (I Geìn, o I Ge(r)ìn), nella zona più a valle del borgo. L’attestazione più antica del toponimo di Chiusanico risalirebbe al 1298 nella forma latina di Villa Plausaneghi che tramutò poi nelle successive forme di Plozanechi (1473) e Plausanici (1594).
Sulle origini storiche del territorio chiusanichese, in mancanza di testimonianze certe e documentabili, sono state avanzate dagli storici diverse ipotesi. La prima farebbe riferimento alla fondazione del primo borgo di Plautianicum ad opera di una famiglia di origine romana, i Plautia, nei pressi dell’odierno nucleo attorno alla chiesa di San Lorenzo. Un’altra ipotesi propenderebbe invece ad una fondazione da parte dei monaci dell’Ordine di San Benedetto nel corso del VI secolo che, edificata la prima parrocchiale del borgo (ancora la chiesa intitolata a san Lorenzo) diedero corso negli anni allo sviluppo del paese insegnando ai popolani locali la tecnica della coltivazione dell’ulivo che avrebbe dato sostentamento nei secoli successivi.