Cronaca

Dipendente Ata condannato, l’ex presidente Vaggi: “Ero nel giusto, ora si riconosca il mio operato”

Dipendente Ata condannato, l’ex presidente Vaggi: “Ero nel giusto, ora si riconosca il mio operato”

Savona. “Vengo a conoscenza dagli organi di comunicazione della condanna inflitta dal Tribunale di Savona al Signor Luigi Cavaliere a 7 mesi ed € 100,00 di multa per truffa ai danni della società ATA Spa. Il signor Luigi Cavaliere, per questa vicenda, era stato licenziato da ATA Spa per poi essere reintegrato in servizio dalla nuova amministrazione della società; mentre io ho subito un attacco mediatico e politico vergognoso, unicamente per avere svolto il mio dovere nell’interesse di ATA Spa nei confronti di chi, a quanto pare, la truffava. E per questo sono stata ‘punita’. Chiedo pertanto il giusto riconoscimento del mio operato, sempre corretto ed onesto”.

E’ lo sfogo dell’ex presidente di Ata, Sara Vaggi, dopo la sentenza (leggi l’articolo) che ha messo fine oggi ad una lunga vicenda iniziata con il licenziamento, da parte dell’allora dirigenza della partecipata, di due dipendenti “sorpresi” a compiere faccende personali durante l’orario di servizio. Un licenziamento sempre sostenuto nonostante le furibonde polemiche seguite, e difeso anche una volta lasciato l’incarico (in seguito alle dimissioni di parte del CdA e al conseguente “azzeramento” del management) ma, soprattutto, dopo la decisione del nuovo consiglio di amministrazione di reintegrare i due lavoratori (Cavaliere è effettivamente rientrato in azienda, mentre Dario Lavagna ha rinunciato avendo nel frattempo trovato impiego altrove).

Oggi la decisione del tribunale di condannare Cavaliere che, secondo Vaggi, “certifica” la bontà del suo operato. “A quanto mi risulta, il signor Luigi Cavaliere era stato già condannato negli anni ’90 per reati similari ai danni dell’allora AMNU (Azienda Municipalizzata Nettezza Urbana) – ricorda Vaggi – Ora chiedo al vicesindaco Massimo Arecco, che sugli organi di stampa, nelle pubbliche assemblee e in consiglio comunale ha sempre chiesto a gran voce le teste dei vertici della società per l’opera di pulizia svolta in Ata, dichiarandosi altresì disposto a sostenere le spese legali del signor Cavaliere, che cosa abbia intenzione di fare alla luce della inflitta condanna”.

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