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Successo per il seminario su “Liguri viaggiatori nel mondo” al Patetta di Cairo

Successo per il seminario su “Liguri viaggiatori nel mondo” al Patetta di Cairo

Cairo Montenotte. Da Marco Polo ad Andalù di Savignone, dai fratelli Vivaldi a Nicoloso da Recco, dall’Atlante di Mercatore ai venti “sabedores do mar” genovesi richiesti nel 1317 dal re Dionigi di Portogallo al mercante Emanuele Pessagno (in cambio di ricchezze e prebende) affinchè insegnassero ai nativi i segreti del veleggiare oltre le Colonne d’Ercole; il tutto senza dimenticare il carcarese Giuseppe Sapeto a cui, reduce dalla Dancalia e dalla baia di Assab, una borghesia imprenditoriale genovese molto avveduta volle affidare nel 1864 l’insegnamento di “lingua e civiltà araba” nel primo istituto commerciale italiano.

Sono stati questi i protagonisti della conferenza “Liguri viaggiatori nel mondo” che il professor Francesco Surdich dell’università di Genova ha tenuto ieri presso l’istituto superiore Patetta di Cairo nell’ambito del progetto “Ab Origine”.

“In tempi in cui la scuola italiana appare sempre più parcellizzata in conoscenze tecniche svincolate da un pensiero culturale di fondo – spiegano dall’istituto cairese – non può che stupire positivamente il fatto che in un istituto locale si torni a discutere di argomenti di tale spessore storico, economico e sociale e a riflettere sul passato per cercare le chiavi del futuro. Tanto più se a colloquiare con gli studenti ed i docenti di tali argomenti è Francesco Surdich, professore emerito e già preside della facoltà di lettere dell’Università degli Studi di Genova, unanimemente considerato uno dei massimi esperti europei in tema di viaggi ed esplorazioni dal medioevo all’attualità”.

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