Sanremo. Il Laboratorio “Sport” del Gruppo dei 100 analizza la tematica “Palazzetto dello sport” e pone il seguente quesito: soldi spesi per la realizzazione di “nuove” strutture o per il mantenimento di quelle già esistenti?
“L’idea di un edificio multifunzione adibito principalmente ad uso sportivo, un “Palazzetto dello sport” appunto, è sicuramente affascinante e di grande richiamo. Tuttavia, la considerazione da cui si dovrebbe realmente partire è che questa struttura sia realmente funzionale e capace di soddisfare i bisogni sportivi del luogo in cui verrà realizzata, ma anche, se non sopratutto, la sua capacità di ripagarsi ed auto sostentarsi nel tempo, senza aggravare il bilancio comunale.
Questo è il punto da cui parte la riflessione del Laboratorio dello “Sport” del Gruppo dei 100. Analizzando, infatti, il progetto, così come emerso da carta stampata e giornali on-line, ci si chiede per quale motivo sia necessario indebitare il Comune per un’opera che, per nulla innovativa, parte da basi concettuali controverse e che, di fatto, andrebbe a discapito di tutte quelle altre strutture già esistenti che, attualmente, necessiterebbero di quelle manutenzioni che non possono (o non vogliono) essere fatte proprio per motivi di bilancio. Il riferimento immediato è a quella pista ciclabile che è un fiore all’occhiello per la città di Sanremo e che, come tante altre opere, si sta via via svilendo proprio per la carenza delle dovute manutenzioni. E allora ci si interroga se sia veramente necessario investire in una nuova opera che, in primo luogo, non tiene veramente conto delle reali necessità delle società sportive oggi esistenti sul territorio di Sanremo, che si troverebbero a condividere uno spazio comune, con l’evidente difficoltà di far coesistere diverse esigenze logistiche e di orario.