Imperia. Il potenziamento dei dispositivi di controllo del territorio disposti dal Questore di Imperia, il dott. Capocasa, continua a produrre risultati, in special modo nell’ambito del contrasto alla commissione dei reati predatori.
Grazie all’impiego di pattuglie in abiti civili, infatti, è stato possibile identificare ed intercettare alcune giovani rom, di varie nazionalità, che si aggiravano tra le vie del centro cittadino intente a mettere a segno i loro “colpi”. A vederle sembravano turiste qualsiasi, ben vestite e truccate. Giovani adolescenti che, al pari delle coetanee, vestono abiti alla moda, girano con smartphone hi- tech e calzano sneakers trendy: in alcuni casi sembrano quasi delle modelle. Ed invece si tratta di ladre nomadi, con al seguito sempre delle carte plastificate a mo’ di lastra (costruite artigianalmente ed utilizzate per far scattare le serrature delle porte di accesso alle abitazioni) e spesso di cacciaviti nascosti nei reggiseni.
Approfittando della disattenzione di turisti, cittadini a passeggio per le vie del centro o residenti che hanno lasciato le loro abitazioni per qualche giorno di vacanza, le malintenzionate hanno pensato
bene di andare a caccia di potenziali prede. La strategia ed il modus operandi, però, è diversa dal solito. Cercano, infatti, di confondersi e di passare inosservate, nel tentativo di eludere i controlli da parte delle Forze di Polizia.