In una situazione di sostanziale stagnazione delle buste paga dei lavoratori dipendenti italiani nel settore privato, Milano si conferma per distanza – pur non sfuggendo al piattume del quadro generale – la città dove si guadagna meglio in Italia. La retribuzione annua lorda (RAL) osservata attraverso il calcolatore di JobPricing è infatti poco sopra 34mila euro, un valore che pone ben 2mila euro di distanza dalla provincia al secondo posto in classifica. Che è, per altro, un continuum con il capoluogo lombardo: Monza Brianza.
Sensibile la discesa del peso delle buste paga man mano che si cala lungo lo stivale, anche se ovviamente bisogna tenere conto dei differenti costi della vita. In ogni caso, la macro-area del Sud vede RAL medie (meno di 26mila euro) di quasi 5mila euro inferiori rispetto al Nord. La distanza massima tra Regioni raggiunge il 20%: fatto 100 lo stipendio medio italiano, in Calabria si guadagnano 83 euro e in Lombardia se ne mettono insieme 108.
Se si guarda alla distribuzione geografica delle retribuzioni, colpisce come il paese sia di fatto spaccato in due: 8 regioni al Nord, con la Lombardia in testa, trainano gli stipendi verso l’alto, le altre 12 (dalla Toscana in giù con eccezione del Friuli Venezia Giulia) si collocano sotto la media: il mercato retributivo, come sempre, è una fotografia molto puntuale dello stato dell’arte del mercato del lavoro e dell’economia, dato che laddove le retribuzioni sono più basse, i tassi di disoccupazione sono più alti e la produttività è più bassa.