Economia

Agricoltura, Coldiretti: “La Liguria custode di biodiversità”

Agricoltura, Coldiretti: “La Liguria custode di biodiversità”

Liguria. Dall’asparago violetto alla zucchina trombetta di Albenga, dall’aglio di Vessalico al Chinotto di Savona, dal basilico genovese DOP alla Patata di Pignone: sono solo alcuni esempi dei prodotti della biodiversità agricola ligure, salvaguardati e valorizzati grazie al lavoro degli imprenditori locali.

È quanto commenta Coldiretti Liguria, in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, su base dati dell’Unione Europea, dai quali emerge che quasi la metà della superficie agricola ligure corrisponde a zone ad elevato valore naturalistico, ossia a aree che offrono ricovero ad una diversità biologica importante e dove, grazie a coltivatori e allevatori custodi, si impedisce l’estinzione delle produzioni tipiche presenti. A livello italiano nell’ultimo secolo sono scomparsi dalla tavola tre varietà di frutta su quattro, ma la perdita di biodiversità riguarda l’intero sistema agricolo e di allevamento con il rischio di estinzione che si estende dalle piante coltivate agli animali allevati.

In Liguria le produzioni locali spaziano dal famosissimo basilico genovese DOP, all’asparago violetto, riconoscibile dal colore viola intenso, alla zucchina trombetta, a forma ricurva, dal fagiolo bianco, prodotto nell’estremo ponente ligure, al Chinotto dal quale si ottiene l’omonima bevanda, fino ad arrivare alla patata di Pignone dove a far la differenza in questo caso sono le sostanze nutritive del terreno in cui cresce che la rendono una patata molto resistente alla cottura. Ma non solo: anche gli allevamenti contano razze autoctone, resistenti ma purtroppo a rischio d’estinzione, quali la Cabannina, la pecora Brigasca e il Cavallo Bardigiano.

» leggi tutto su www.ivg.it