Cronaca

Accusato di aver adescato ragazzini di 14 anni per compiere atti di libidine in luoghi appartati: chiesta condanna

Accusato di aver adescato ragazzini di 14 anni per compiere atti di libidine in luoghi appartati: chiesta condanna

Savona. Nel maggio dello scorso anno un trentenne savonese, A.B., era finito in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare con la grave accusa di aver commesso atti di libidine con ragazzini minorenni. Un presunto caso di pedofilia che questa mattina è approdata in udienza preliminare dove il pm Elisa Milocco ha chiesto una condanna a quattro anni e 8 mesi di reclusione per l’uomo.

Terminata la discussione, il giudice Emilio Fois ha rinviato ogni decisione alla prossima settimana quando leggerà la sentenza.

I fatti contestati risalgono ai primi mesi del 2018 quando, secondo la ricostruzione della Procura (l’indagine era stata affidata alla squadra mobile di Savona), il trentenne aveva adescato una serie di ragazzini quattordicenni con i quali poi si andava ad appartare in zone isolate e collinari di Savona (in un caso li avrebbe portati anche a Sciarborasca, sopra Cogoleto). In quelle situazioni si sarebbero consumati gli atti di libidine (baci, autoerotismo, ma anche la visione di filmati pornografici) alcuni dei quali sarebbero anche stati fotografati.

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