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Vi presento i protagonisti della Biennale Bastapoco: 731 giorni di arte, ironia e solidarietà

Vi presento i protagonisti della Biennale Bastapoco: 731 giorni di arte, ironia e solidarietà

La Biennale Bastapoco, che si è tenuta venerdì 11 ottobre in Piazza Rossi ad Albenga,  ha rappresentato un evento unico nel suo genere, che mi ha toccato anche personalmente.
L’ho vissuto quindi con particolare coinvolgimento: una sorta di gioco molto divertente e allo stesso tempo serissimo in cui la Onlus Bastapoco ha presentato un solo calendario per due anni.

Ha puntato sul tema “green”, molto sentito giustamente, ma non solo. Infatti, oltre ad essere ecologico, perché realizzato con un’altissima parte di fibra riciclata,  è anche economico, perché compri un solo calendario per 2020 e 2021, ed eco-sociale, perché tutti i proventi saranno reinvestiti sul nostro territorio.
Bastapoco Onlus, come noto, è un’associazione di volontari con sede ad Albenga che si occupa di assistere i malati oncologici a domicilio.
Non solo, negli ultimi anni infatti si sta dedicando anche a progetti collaterali che coinvolgono i bambini che purtroppo vengono toccati dalla terribile malattia e le loro famiglie, in collaborazione con il Progetto Giada.

Ma perché “La Biennale”? Se non siete stati all’evento di venerdì 11 ottobre, può sembrare strano questo nome così importante, che evoca arte di un certo livello. Effettivamente è stata rappresentata l’arte, ma alla maniera di Bastapoco, cioè miscelando ironia e talento,  attraverso diverse forme: con le meravigliose fotografie del Circolo Fotografico San Giorgio, rappresentato sul palco dal suo presidente Paolo Tavaroli, con trucco e travestimenti e chiamando in causa pittori con opere famose in tutto il mondo e attori protagonisti di cult movies.

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