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Fondi dalla Regione per il progetto assistenziale “Il Basilico” rivolto ai senza tetto

Fondi dalla Regione per il progetto assistenziale “Il Basilico” rivolto ai senza tetto

Imperia. Via libera della giunta regionale allo stanziamento di 30mila euro per garantire la prosecuzione del progetto ‘Il Basilico’, il servizio di convalescenza protetta, dimissioni protette e continuità assistenziale rivolto alle persone senza fissa dimora o in condizioni di precarietà che, a seguito di episodi acuti, accessi al pronto soccorso e ricoveri ospedalieri, non possono usufruire delle cure normalmente garantite dalle reti familiari e necessitano di un periodo di stabilizzazione delle condizioni di salute. Il servizio viene gestito dalla Fondazione Auxilium presso l’area messa gratuitamente a disposizione dall’ospedale Policlinico San Martino al primo piano del padiglione 10.

“Grazie al sostegno di Regione e considerata l’efficacia del progetto – ricorda la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Vialedall’estate scorsa questo servizio viene erogato non solo d’inverno ma anche durante i mesi estivi. All’interno dell’area al primo piano del padiglione 10 si trovano 15 posti letto, destinati all’accoglienza di persone che, senza questo supporto, una volta dimesse dall’ospedale dopo un intervento chirurgico o un accesso in pronto soccorso, sarebbero costrette a tornare a vivere per strada, da sole, con un fortissimo rischio di complicanze o ricadute. Attraverso questo progetto, invece, vengono prese in carico e sostenute non solo durante ma anche dopo il periodo di convalescenza, con percorsi individuali di accompagnamento”.

Dal 2010 ad oggi, il progetto ha consentito di migliorare la qualità di vita delle persone in condizione di povertà urbana estrema, promuovendo dimissioni protette e continuità assistenziale; di ridurre non solo il periodo di ricovero ospedaliero, ma anche i ricoveri impropri, nonché la riacutizzazione delle patologie e il conseguente ricorso a nuovi accessi alla rete ospedaliera. Questo servizio favorisce anche l’integrazione tra i sistemi sanitario e sociale, incentivando la presa in carico nel sistema sociosanitario di persone che, normalmente, sfuggono ai canali ordinari di accoglienza.

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