Sanremo. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. E’ citando l’articolo 32 della Costituzione che il dottor Paolo Meloni, ginecologo dell’Asl1 Imperiese, mi spiega l’importanza della prevenzione, «il miglior strumento che disponiamo per la tutela della nostra salute», la cui forma di espressione «più nobile» è quella della vaccinazione.
Ed è proprio alla prevenzione e alla vaccinazione che il dottor Meloni ha dedicato il suo libro, il Quaderno vaccino Hpv. Perché se il papilloma virus è la principale causa di cancro della cervice uterina, responsabile in Italia di circa mille decessi l’anno, bisogna tenere a mente che non è l’infezione a scegliere le proprie vittime: tutti possono esserne colpiti, uomini e donne, indistintamente. Tutti, però, possono scegliere di prevenirla attraverso, appunto, un vaccino.
L’ «Hpv è la più comune delle infezioni a trasmissione sessuale – dice Meloni –. Si diffonde attraverso contatto genitale-genitale, manual-genitale e oro-anale». Se vogliamo dare qualche numero, «1 persona su 4, indipendentemente dal sesso, ha un’infezione da papilloma, mentre 9 persone su 10 nella loro vita ne vengono a contatto. Esistono diversi tipi di Hpv, di cui alcuni sono così pericolosi da determinare il tumore». Il tumore del collo dell’utero, da cui possiamo difenderci soltanto prevenendolo.