Genova. «Ore di fila per fare pochi chilometri. Gallerie dove scorrono fiotti d’acqua. Frane. Crolli. Cantieri che riducono le carreggiate però senza operai al lavoro» – dichiara la capogruppo regionale Alice Salvatore, che poi ricorda: «Lo scorso agosto, alla commemorazione del crollo del Ponte Morandi, Giovanni Toti disse: ‘Le grandi società come Autostrade vanno tutelate’. Già, tutelare i Benetton e i loro soci. Da Salvini, Rixi e da tutti loro, a un anno del crollo del ponte, uscirono parole affettuose verso Società Autostrade. Togliere le concessioni? Follie del MoVimento 5 Stelle».
«Giovanni Toti è presidente della Regione da 5 anni. È dimostrato dai fatti e dai documenti che non è stata attuata nessuna pianificazione e non si è dato corso a nessun progetto per diminuire il dissesto idrogeologico della Liguria. Arriva il periodo più piovoso, come tutti sanno e si aspettano. La Regione si piega al dissesto ignorato e il territorio frana ovunque. Case distrutte, sfollati, paesi interi isolati. Arriva il periodo natalizio, e anche qui chiunque sa che il traffico aumenterà a dismisura verso e fuori la Liguria. E proprio ora – fa notare la capogruppo -, improvvisamente nascono decine di cantieri che bloccano completamente la viabilità. Cantieri dovuti alle frane o pericoli di crolli. Cantieri di sistemazione o di test: vuoti».
«Dopo aver lasciato (e forse ora si capisce perché) il Governo, la Lega, e la destra di Toti, lottano con forza per garantire ad Autostrade la costruzione di 54km di gallerie e ponti. La famigerata Gronda dei Benetton. Tutti cercano soluzioni migliori, si fanno calcoli per evitare lavori con montagne piene di amianto e interferenza con i fiumi sotterranei per evitare altro dissesto idrogeologico. La Lega e Toti dicono invece di dare tutto ad Autostrade, e di fare presto.