Cronaca

Dalla Francia a Savona per rubare: clan marsigliese in manette

Dalla Francia a Savona per rubare: clan marsigliese in manette

Liguria. Troppo noti in Francia per i loro precedenti penali, avevano deciso di commettere reati in Italia, spingendosi non solo nella vicina provincia di Imperia, ma sconfinando in quella di Savona, in Piemonte e pure in Valle d’Aosta. Ma la sinergia tra le Procure di Imperia e di Nizza e tra le Polizie italiana e francese non ha lasciato scampo a sei francesi di origine magrebina, autori di almeno un centinaio di furti e utilizzo indebito di carte di credito. Sono stati tutti arrestati a Marsiglia, dove vivono: a mettere loro le manette ai polsi, per poi portarli in carcere, sono stati poliziotti italiani e francesi, che per la prima volta hanno agito come se non esistessero frontiere neanche giurisdizionali.

Il modus operandi dei sei marsigliesi, facenti parte di un vero e proprio clan criminale, era sempre lo stesso: arrivavano in Italia (in qualche caso anche in Spagna) a bordo di auto noleggiate, ogni volta diverse, nel tentativo di non essere rintracciati. Entravano negli sportelli bancomat, intercettando potenziali vittime soprattutto tra gli stranieri. Fingevano interesse nell’aiutare uomini e donne a effettuare le proprie operazioni, invece riuscivano a rubare loro le carte di credito e carpirne il pin per poi prelevare ingenti quantità di denaro. Trentacinque le vittime accertate (ma sarebbero molte di più), 65mila euro i proventi dei furti. La banda agiva solo nei weekend: escamotage, questo, utilizzato per avere il tempo di prelevare il denaro o fare acquisti, prima che la vittima riuscisse a tornare in patria, denunciare il furto e bloccare la propria carta di credito.

L’operazione trasfrontaliera, denominata Bengodi, si è conclusa con l’arresto dei sei francesi e il sequestro di 46mila euro in contanti l’operazione “Bengodi”. Determinante è stata la formazione di una squadra investigativa comune formata dalla squadra mobile di Imperia e dal Groupe de la Délinquance astucieuse della “Direction départementale de la sécurité publique” (Ddsp) des Bouches-du-Rhône: una collaborazione attuata per la prima volta in merito a reati contro il patrimonio. Le indagini, durate circa un anno, sono state coordinate dalle Procure di Marsiglia e di Imperia.

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