Cronaca

Incendio Autorità Portuale, per il perito ci sarebbero stati errori nella costruzione

Incendio Autorità Portuale, per il perito ci sarebbero stati errori nella costruzione

Savona. Sarebbero stati errori nella costruzione e nell’abbinamento dei materiali a rendere così devastante l’incendio che il il 23 ottobre 2018 ha distrutto completamente la sede dell’Autorità Portuale di Savona. E’ questa la conclusione a cui è giunto il professor Luca Marmo, ossia il perito incaricato dalla Procura di Savona di ricostruire le circostanze del rogo per verificare appunto eventuali responsabilità.

Nel giugno 2019 è stata disposta addirittura una vera e propria “simulazione” all’interno della caserma dei vigili del fuoco di Velletri, con la ricostruzione del muro esterno e il montaggio dei pannelli ignifughi sulla facciata. La conclusione a cui è giunto il perito è che a rendere così violento e rapido l’incendio siano stati due dettagli costruttivi: la mancata intonacatura della facciata “interna” e la distanza tra quest’ultima e i pannelli esterni con cui era rivestita.

Le fiamme si sarebbero originate da un mozzicone di sigaretta lasciato cadere in un mucchio di carta presente sulla terrazza dell’ufficio del dirigente dell’Autorità Portuale savonese, Paolo Canavese. Le fiamme si sarebbero estese alla facciata interna, costruita con un materiale plastico di nome Argisol (altamente infiammabile), e l’intercapedine tra la facciata e i pannelli colorati che la rivestivano (in alluminio, ignifughi) avrebbe fatto da “camino” permettendo alle fiamme di svilupparsi molto rapidamente. Secondo il perito se i due pannelli fossero stati attaccati, o se la facciata fosse stata intonacata, l’incendio non si sarebbe sviluppato.

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