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Ventimiglia, il sindaco Scullino illumina la città. Messi a nuovo lampioni e lampade

Ventimiglia, il sindaco Scullino illumina la città. Messi a nuovo lampioni e lampade

Ventimiglia. Più luce in centro città ed estensione della pubblica illuminazione nelle frazioni di Ventimiglia. Parte il progetto per migliorare l’illuminazione pubblica attraverso interventi suddivisi in tre fasi. La prima ripulendo i lampioni cittadini e rimettendo le coperture mancanti che erano state tolte in passato e poi mai più rimesse. La maggior parte dei lampioni cittadini erano, infatti, senza vetri di protezione, quindi vi era maggiore dispersione di luce e le lampade, come le altri parti elettriche, erano sottoposte all’erosione e al maltempo.

Dopo una lunga trattativa il sindaco Gaetano Scullino è riuscito ad ottenere che Enel Sole che gestisce la maggior parte dei lampioni cittadini, intervenisse per inserire le coperture delle lampade, ripristinando la situazione originaria. «Ringrazio Enel Sole – dice il sindaco Scullino -. Per aver accolto questa mia richiesta che credo possa migliorare l’efficienza energetica e proteggere maggiormente tutte le parti illuminotecniche del lampione. Gli operai di Enel sole sono al lavoro senza alcun costo a carico della pubblica amministrazione».

La seconda fase degli interventi prevede che sia progettata l’estensione della rete di illuminazione pubblica verso le frazioni. «Insieme all’assessore ai lavori pubblici, Gianni Ascheri – continua Scullino – Stiamo valutando di ampliare con 300 nuovi punti luce la pubblica illuminazione ove oggi è assente o molto carente. Il progetto che lo staff del sindaco sta valutando è quello di realizzare l’investimento ripagandolo in 7-9 anni attraverso i risparmi energetici che deriveranno dall’utilizzo green degli altri lampioni esistenti. Il progetto prevede anche il rifacimento di molti quadri elettrici esistenti che durante il maltempo creano lo spegnimento della pubblica illuminazione in alcuni tratti di vie. E’ un progetto complesso che stiamo valutando. Naturalmente il tutto andrà in gara, salvo riuscire a sfruttare le convenzioni Consip, cioè le gare nazionali realizzate per gli enti locali dallo Stato».

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