Savona. “Specifica importante arrivata all’unisono sia dal Governo sia da Regione Liguria, dando via libera a coloro che fanno gli agricoltori non di professione, ma che coltivano appezzamenti di terreno, pubblici o privati, per avere cibo genuino e trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta”.
È quanto riporta Coldiretti Liguria nello specificare che, con l’avvio della fase 2, “nella nostra regione è consentito, per i soggetti che hanno la fortuna di possedere dei campi coltivati per il proprio fabbisogno personale e familiare, di recarsi anche nel terreno situato non nelle immediate vicinanze della propria abitazione, purché se ne attesti il possesso e si rientri in giornate presso l’abituale abitazione, rimanendo tuttavia non consentito recarsi fuori regione”.
Nel capitolo agricoltura allevamento e pesca del Dpcm Governativo del 26 aprile (in vigore da oggi) si precisa espressamente, inoltre, che a livello nazionale la coltivazione del terreno per uso agricolo o forestale e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo rientrano nei codici Ateco “0.1.” e “02” e sono quindi consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola o forestale produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito.